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“Hai mai trovato simpatico un uomo quando è stanco? Hai mai desiderato qualcuno che non arriva? Se fai il primo passo è per chiarire? Meglio persistere o cominciare da capo? Ti aspetti che succeda qualcosa?”.
Fino a quando ti muovi è un'installazione interattiva, un dialogo muto con lo spettatore, in cui un video di lettere che si muovono, girano, ruotano, appaiono e scompaiono viene trasformato all’improvviso dallo spettatore: il suo movimento e il suo sostare vengono decodificati in real-time da una web-cam. Nell'attimo in cui si sceglie di stare a guardare, aspettando che si sveli qualcosa, le lettere si compongono in una domanda che esiste fino a quando ci si muove. Muoversi, stare, muoversi ancora: le lettere che si scompongono in volo per poi ricomporsi in nuove domande.
Il tempo dell'installazione è totalmente dettato dallo spettatore. Qui l’azione non è solo il vedere ma è lo scegliere il punto di vista, non è il dare risposte ma porre domande, non è il gesto dell’artista ma quello dello spettatore. Le domande vertono sulla coordinazione di mente e corpo: volutamente quotidiane, celano o palesano la relazione fra il movimento e il pensiero, fra lo spazio dell’azione e lo spazio intimo.
anno
2010
dimensioni
variabili
genere
installazione
press
Gazzetta di Parma > A Santarcangelo lo spettacolo è in piazza, VII.2010
RAI Radio 3 > Pantagruel, 10.VII.2010
credits
di OHT | Office for a Human Theatre
> idea e computing Filippo Andreatta
> testo Ilaria Mancia e Filippo Andreatta
> progetto sviluppato con Klaus Obermaier
> produzione OHT
> in collaborazione con Università IUAV di Venezia, Facoltà di Design e Arti
storia produzione
30.XI.2011 > Rovereto, Teatro alla Cartiera
25-26.VI.2010 > Polverigi, Festival Inteatro
dal 09.VII al 11.VII.2010 > Santarcangelo, Festival del Teatro in Piazza
dal 01.VII al 09.VII.2011 > Pergine, Festival Pergine Spettacolo Aperto
dal 22.IX al 25.IX.2011 > Minsk, Live Performance Meeting
numero repliche
18