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Per la prima volta OHT affronta un classico della letteratura occidentale; Frankenstein o il moderno Prometeo. Ruotando attorno al momento dell’esperimento vengono operati affondi parziali e verticali nel testo, senza limiti di forma, linguaggio e durata. Il romanzo diventa materiale da esaminare, sezionare, ricucire, corpo disponibile per esperimenti diversi: uno spettacolo teatrale, una reading-session, un’installazione, un radiodramma abortito, un EP, un adattamento filmico e infine un libro generano parti della stessa operazione che avanza orizzontalmente nella storia per indagarne le sue molteplici ramificazioni. 

Il suono di Frankenstein mescola immersione e narrazione. Proprio come il testo, il suono si snoda attraverso un percorso personale e soggettivo, empatizzando con lo spettatore e la narrazione. Frutto diretto della scena e delle azioni delle performer, tutto il materiale sonoro è stato scritto, performato e registrato durante le prove.

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Come il protagonista di Mary Shelley, il neonato suono impara a coordinarsi nel mondo e a realizzarsi con gli esseri umani. Lo spettacolo, i performer e il suono prendono forma e coscienza di sé gradualmente, respiro dopo respiro. E proprio il respiro, attraverso la voce delle performer, rappresenta la genesi dei suoni, il mostro che cerca di esprimersi, il rumore che cerca gradualmente di prendere forma e coscienza di se stesso.

anno

2024

durata

0:28:00.0

genere

EP - music

listening

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credits

OHT Frankenstein EP
di Davide Tomat

musica Davide Tomat
mix e master Maurizio Borgna
melodica Silvia Costa

> produzione Office for a Human Theatre