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Fin dall'inizio, Little Fun Palace si è lasciato alle spalle la distanza rappresentativa coltivata dalle istituzioni artistiche. Ospiti e pubblico si sono mescolati in una serie di eventi pensati per ambienti e contenuti diversi. Quest’apertura, questa capacità di accogliere l'incertezza di una molteplicità di micro-ecologie ha portato la roulotte ad essere un'espansione della disciplina teatrale. Eppure, il suo programma in continua evoluzione non ha permesso di sperimentare un processo di conoscenza specifico da insinuare nella roulotte stessa, nello spazio che Little Fun Palace è e rappresenta. Non c’era il rigore scientifico necessario per affermare la roulotte come scuola nomadica.
Per colmare questa lacuna la Roulotte diventa una cassa di risonanza della ricerca artistica di OHT e quindi sul teatro e lo spazio scenico in relazione agli spazi naturali e urbani. Quest’affondo non ignora il luogo in cui si svolge; una roulotte progettata come una struttura flessibile in cui possono essere inseriti diversi spazi. Come suggerito dall'architetto Cedric Price, Little Fun Palace ha come suo obiettivo finale la possibilità di cambiare secondo i suoi utenti e contenuti, un’architettura flessibile per avere un impatto più vivo sul mondo. Di conseguenza, la scuola nomade ripenserà la forma della roulotte ogni volta che verrà realizzata la Scuola Nomadica. Specifici componenti verranno riprogettati e realizzati per immergere Little Fun Palace nei suoi dintorni e approfondire così la sua geografia nella società, la sua posizione nel mondo. La roulotte sarà allo stesso tempo uno studio del mondo e parte di esso. Una roulotte che nega la trasmissione gerarchica della conoscenza per collegare lo spazio scenico alla vita reale ed evitare le separazioni tra momenti di apprendimento, di divertimento, d’incontro, di collettività e momenti di individualità.
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> (antropologo)
Membro del Comitato Scientifico della Fondazione Dolomiti-Unesco ed esperto di cultura alpina, è stato docente presso l’Università di Genova. È presidente del Comitato Scientifico della Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio di Trento, presidente del Comitato Scientifico del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina e membro del Consiglio dell’Università della Valle d’Aosta. È stato presidente del Club alpino italiano e ha attraversato a piedi tutto l’arco alpino.
> Gabriella Mastrangelo (s ed ex Nomadica)
Il suo lavoro indaga le pratiche spaziali come forme alternative di produzione di conoscenza e come dispositivi relazionali. Nel 2018-2019 è stata parte di Open Design School Matera e dal 2018 è co-fondatrice e curatrice di Post Disaster Rooftops, una piattaforma curatoriale e critica che raduna progettisti, pensatori e artisti sui tetti di Taranto, per indagare la condizione dello scenario urbano mediterraneo.
> Enrico Malatesta (percussionista e sound-researcher)
> Chiara Pagano (artista ed ex Nomadica)
> (glaciologo e collaboratore MUSE)
> Industria Indipendente (Martina Ruggeri, Erika
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> Davide Tomat (compositore, musicista e sound designer)
ofondato Superbudda Creative Collective e il progetto a/v SPIME.IM. Pubblica dischi per la !K7 Records di Berlino, per l’etichetta zurighese OUS Records e per l’etichetta londinese Monotreme Records. Cura la musica e il sound design di MASBEDO e di OHT. Nel 2021, vince il Fabrique du Cinema Awards per la colonna sonora di Mondo Cane.
participants
Alice Labor
Gaia Ginevra Giorgi
Paolo Costantini
Simone Gottardi
Elena Lunghi
Camilla Alberti
Anouk Chambaz
Cha Raoutenfeld
Sarah Messerschmidt
Giada Cipollone