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Nel 1872, un uomo fotografò un cavallo in corsa.
Quell’uomo era Eadweard Muybridge e quello scatto riuscì a ritrarre il purosangue mentre si staccava da terra. Il destriero faceva parte della scuderia di Leland Stanford, fondatore della Stanford University e uno degli uomini più potenti della California dell’epoca. La relazione con Stanford permise a Muybridge di diventare uno degli scienziati (o forse uno degli artisti?) più acclamati della sua epoca. Ma Muybridge era innanzitutto un uomo: un marito tradito, processato per l'assassinio dell’amante di sua moglie e infine assolto per delitto d’onore.
La figura di Muybridge rappresentò un proiettile sparato attraverso le invenzioni che rivoluzionarono il nostro modo di percepire il tempo e lo spazio: un pioniere della cronofotografia che ancora oggi ispira artisti e cineasti contemporanei. La sua tecnica fotografica scompose il tempo in una frazione piccolissima, proprio come Einstein scompose la materia. Non a caso Einstein riassunse la teoria della relatività con la celebre metafora di un treno che passa all’interno di un paesaggio: “I passeggeri del treno esperiscono il tempo in maniera diversa dalle persone nel paesaggio”.
anno
2012
durata
0:50:00.0
genere
teatro
press
non disponibile
credits
di OHT | Office for a Human Theatre
> idea e regia Filippo Andreatta
> di e con Patric Schott, Daniela Vitale
> musica Stefano D’Alessio
> video Martina Menegon
> programmazione Stefano D’Alessio, Martina Menegon
> ph Fabio Cella
> produzione OHT | Office for a Human Theatre
> con il contributo di Fondazione Caritro, Regione Trentino Alto-Adige
> in collaborazione con Assessorato alla Contemporaneità di Rovereto, Centrale Fies, Inteatro
storia produzione
30.XI.2011 > Rovereto, Teatro alla Cartiera
26.X.2012 > Lugano, FIT Festival
numero repliche
02