contenuto
nuvolario è un progetto che guarda all’insù, una osservazione della potenza trasformativa delle nuvole nel più illusorio dei meccanismi; vedere quello che non c’è. Relegate al dominio della vaghezza per la loro tendenza a nascondere i riferimenti celestiali, le nuvole sono state a lungo percepite come nemiche del pensiero chiaro e lucido, la nemesi di filosofi e scienziate.
Tuttavia hanno sempre decifrato la realtà svelando l’ingannevole trasparenza dell’aria e segnalando altri fenomeni atmosferici; un aspetto che, unito alla loro natura mutevole, le ha rese l’ossessione di pittori, fotografi, meteorologi e militari.
OHT esplora la vertigine sfuggente dei paesaggi celesti e il loro precipitato nel nostro presente. Visibili solo da lontano, le nuvole sono il raro momento in cui l’atmosfera si materializza, una tassonomia delle forme del cielo che attraversa il palcoscenico e i suoi artifici celestiali.
Evanescente come una nuvola, il progetto cambia continuamente forma pur rimanendo invariato nel suo nome: nuvolario.
anno
2024
durata
0:12:00.0
genere
installazione
credits
NUVOLARIO
installazione
di Office for a Human Theatre
> regia, scena Filippo Andreatta
> canzone “The Pure and the Damned” by Oneothrix Point Never, Iggy Pop
> suono Francesco D’Abbraccio (Lorem)
> assistente regia Sara Thaiz Bozano
> collaborazione drammaturgica Veronica Franchi
> direzione di scena Cosimo Ferrigolo
> luci Filippo Andreatta, Bianca Peruzzi
> consulenza musicale Davide Tomat
> animale guida yún (云)
> sviluppo e comunicazione Anna Benazzoli
> fotografie Giacomo Bianco
> creative producer Chiara Boitani
> amministrazione Lucrezia Stenico
> sviluppo internazionale Job Rietvelt
> produzione Office for a Human Theatre [OHT]
> co-produzione Fondazione I Teatri / Festival Aperto Reggio Emilia, Romaeuropa festival, Sagra Musicale Malatestiana
> residenza artistica Centrale Fies, teatro alla Cartiera Rovereto
> con il contributo di MiC, Provincia Autonoma di Trento, Fondazione Caritro di Trento e Rovereto