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nuvolario è un progetto che guarda all’insù, una osservazione della potenza trasformativa delle nuvole nel più illusorio dei meccanismi; vedere quello che non c’è. Relegate al dominio della vaghezza per la loro tendenza a nascondere i riferimenti celestiali, le nuvole sono state a lungo percepite come nemiche del pensiero chiaro e lucido, la nemesi di filosofi e scienziate.
Tuttavia hanno sempre decifrato la realtà svelando l’ingannevole trasparenza dell’aria e segnalando altri fenomeni atmosferici; un aspetto che, unito alla loro natura mutevole, le ha rese l’ossessione di pittori, fotografi, meteorologi e militari.
OHT esplora la vertigine sfuggente dei paesaggi celesti e il loro precipitato nel nostro presente. Visibili solo da lontano, le nuvole sono il raro momento in cui l’atmosfera si materializza, una tassonomia delle forme del cielo che attraversa il palcoscenico e i suoi artifici celestiali.
Evanescente come una nuvola, il progetto cambia continuamente forma pur rimanendo invariato nel suo nome: nuvolario.

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“Gli scienziati cognitivi sostengono che le persone ripongono gli dei nel cielo blu perché guardare in alto provoca una scarica di dopamina nel cervello. Ma le nuvole fanno molto di più che attirare lo sguardo verso l’alto. Inventano la nostra immaginazione." Anne Carson

Le nuvole sono uno dei pochi stati dell’acqua in sospensione visibili a occhio nudo, poochè solitamente il vapore acqueo diffuso nell’atmosfera resta invisibile. Sono aria e acqua - lo spazio in cui si dispiega il vivente condensate in particelle impure che disperdono e rifrangono la luce solare. Con le nuvole il cielo cambia colore.

In uno spazio schermato da un cielo nuvoloso e attraversato dal brano The Pure and the Damned di Oneothrix Point Never, OHT crea atmosfere evanescenti, combinando la luce in una scena vuota; un affaccio sul cielo.

The Pure and the Damned
musica e testo Oneothrix Point Never, voce Iggy Pop
Love, make me clean
Love, touch me, cure me
The pure always act from love
The damned always act from love
Every day I think about untwisting and untangling these strings I’m in
And to lead a pure life I look ahead at a clear sky
Ain’t gonna get there
But it’s a nice dream, it’s a nice dream
Death, make me brave
Death, leave me swinging
The pure always act from love
The damned always act from love
The truth is an act of love
Some day, I swear, we’re gonna go to a place where we can do everything we want to
And we can pet the crocodiles
Love
The pure always act from love
The damned always act from love
That’s love
The pure always act from love
That’s love
The pure and the damned
The pure and the damned
Love
The damned

anno

2024

durata

0:12:00.0

genere

installazione

credits

NUVOLARIO
installazione
di Office for a Human Theatre


regia, scena Filippo Andreatta
canzone “The Pure and the Damned” by Oneothrix Point Never, Iggy Pop
suono Francesco D’Abbraccio (Lorem)
assistente regia Sara Thaiz Bozano
collaborazione drammaturgica Veronica Franchi
direzione di scena Cosimo Ferrigolo
luci Filippo Andreatta, Bianca Peruzzi
consulenza musicale Davide Tomat
animale guida yún (云)

sviluppo e comunicazione Anna Benazzoli
fotografie Giacomo Bianco
creative producer Chiara Boitani
amministrazione Lucrezia Stenico
sviluppo internazionale Job Rietvelt

produzione Office for a Human Theatre [OHT]
co-produzione Fondazione I Teatri / Festival Aperto Reggio Emilia, Romaeuropa festival, Sagra Musicale Malatestiana
residenza artistica Centrale Fies, teatro alla Cartiera Rovereto
con il contributo di MiC, Provincia Autonoma di Trento, Fondazione Caritro di Trento e Rovereto