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Squares do not (normally) appear in nature confronta il pubblico con uno spazio senza attori attraverso 13 esperimenti visivi e sonori. La base del lavoro è la consapevolezza del colore attraverso luce, nebbia, vetro e immagini che diventano i protagonisti della scena. Una metafora letterale della ricerca di Josef Albers e di come solo apparenti temi astratti ne siano gli attori principali attraverso le forme, la realtà e l’osservazione.
"Astratto, nel dizionario Oxford d’inglese, ha nove definizioni, di cui la più appropriata è la seguente: ritirato o separato dalla materia, dall'incarnazione materiale [...]. Opposto a concreto". Dal latino, abstractus significa “tratto via”. Come in matematica il senso di astrarre qualcosa significa ridurlo al suo essenziale - dando per inteso che le entità matematiche siano astrazioni - così nelle arti visive il senso della pittura astratta è una composizione caratterizzata da un certo o totale grado d’indipendenza dal mondo reale e dalla sua mimesi. Quest’azione di allontanamento o separazione è l'aspetto chiave del progetto, che sorge dalla domanda: come si autoridefinisce il teatro eliminando i suoi esecutori? Che cosa ne rimane? Astrarre è un modo per riportare spiritualità nel lavoro?
anno
2014
durata
0:45:00.0
genere
teatro
press
Teatro e Critica > Wunderkammer a Fabbrica Europa, 24.V.2017
Icon Design Magazine > Filippo Andreatta, tra teatro e architettura, 10.2016
Il Fatto Quotidiano > la “minuta retrospettiva” di OHT, 17.11.2015
ZERO > Milano, Filippo Andreatta, 10.11.2015
domus > OHT: Albers a Teatro, 29.07.2015
art agenda > OHT, Squares Do Not (Normally) Appear In Nature, 23.09.2014
ZERO > Milano, Squares do not (normally) appear in nature, XI.2015
Rumor(s)cena > OHT visioni meccaniche e di meraviglia convincenti, 17.XI.2015
La cultura del bloggo > Il Teatro senz’uomini, 29.XI.2015
Adige > Instabilità delle forme, 17.V.2015
credits
di OHT | Office for a Human Theatre
> con il sostegno di The Josef and Anni Albers Foundation (USA)
> idea e regia Filippo Andreatta
> ricerca scientifica Chiara Spangaro
> movimenti meccanici e meraviglia Paola Villani
> scenografia Filippo Andreatta e Paola Villani
> musica di scena Roberto Rettura
> tecnico Giovanni Marocco / Massimiliano Rassu
> brano “ala” di Matteo Nasini
> produzione OHT, Provincia Autonoma di Trento
> in collaborazione con Regione Trentino Alto-Adige, MART museo d'arte moderna e contemporanea, Comunità di Valle della Vallagarina, PuntoLuce sas
> residenze Centrale Fies, Albers Foundation
> grazie a Barbara Boninsegna, Annalisa Casagranda, Brenda Danilowitz, Fritz Horstman, Alessandra Klimciuk, Nick Murphy, Giacomo Raffaelli, Jeannette Redensek, Nicholas Fox Weber
storia produzione
11-12.X.2014 > Rovereto, MART museo d'arte moderna e contemporanea
20.VI.2015 > Praga (CZ), Prague Quadrennial - Conferenza
30.VII.2015 > Dro, Drodesera Festival - Centrale Fies
dal 12 al 15.XI e dal 18 al 22.XI.2015 > Milano, Teatro dell’Arte – CRT Milano
13-14-16.IX.2016 > Roma, Short Theatre Festival
20-21.IX.2016 > Terni, Terni Festival
dal 04 al 07.V.2017 > Firenze, Fabbrica Europa Festival
08.IX.2017 > Bolzano, TransArt Festival
numero repliche
30